Il 21 giugno 2011 sarà il giorno del solstizio.
Il termine deriva dal latino e significa che il Sole si ferma. Effettivamente ferma la sua corsa verso la massima declinazione positiva, cioè a nord dell’equatore: + 68,5° circa, che deriva da: 90°, meno la nostra latitudine di 45°, più la massima declinazione positiva del Sole sopra l’equatore celeste 23,5°.
Il Sole è a picco sopra il Tropico del Cancro.
A partire dal giorno dopo ricomincia la corsa in discesa per raggiungere, 6 mesi dopo, la minima altezza sopra l’orizzonte: sarà il solstizio di dicembre.
Stiamo parlando di movimento solo apparente del Sole. In realtà il Sole sta fermo e l’avvicendarsi di solstizi ed equinozi è dovuto esclusivamente all’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre. Questa inclinazione discosta di circa 23,5° l’asse terrestre dalla perpendicolare sull’eclittica.
La Terra durante il suo moto di rivoluzione intorno al Sole tiene costantemente il suo asse di rotazione verso la stella Polare. In questo modo la radiazione solare è maggiore nell’emisfero nord in alcuni mesi dell’anno a discapito dell’emisfero Sud. Il contrario nei mesi successivi. Nell’arco di un anno si saranno compiute tutte le stagioni in entrambi gli emisferi proprio grazie alla inclinazione dell’asse terrestre. Quando è l’emisfero nord a rivolgersi maggiormente in favore del Sole, avremo il fenomeno del Sole a mezzanotte oltre il Circolo polare artico.
Ho divagato un po’.
Torniamo al nostro solstizio. Avverrà alle ore 17,16 Tempo Universale.
Il T.U. è quello di Londra (meridiano di Greenwich). Noi siamo ad Est rispetto a Londra e ricadiamo nel tempo dell’Europa Centrale: +1 ora. Bisogna aggiungere anche un’altra ora: l’ora legale estiva. Al nostro orologio saranno quindi le ore 19,16. Rispetto all’orario dello scorso anno il solstizio avviene 5 ore, 48 minuti e 46 secondi dopo.
Questo slittamento si accumula ogni anno. Se l’anno solare fosse esattamente di 365 giorni (come il calendario) avremmo il solstizio sempre alla stessa ora. Ma la durata dell’anno è di alcune ore in più. La Terra è un po’ più lenta rispetto al calendario; o meglio il calendario è un po’ troppo veloce rispetto al moto terrestre. Se non ci fossero gli anni bisestili avremmo, nel giro di pochi anni, l’inizio dell’estate quando il calendario sarà già a ottobre o peggio ancora, a dicembre e così via. Il 2012 sarà bisestile. L’aggiunta di un giorno al calendario permette di “fermarlo”, consentendo così il riallineamento col tempo del pianeta. L’anno prossimo avremo il solstizio il 20 giugno.
Gli anni bisestili (uno ogni quattro) erano stati introdotti col calendario Giuliano (Giulio Cesare) successivamente perfezionato dal calendario Gregoriano (Papa Gregorio XIII) attualmente in vigore.
Fausto Milani