Un libro veramente interessante; la dimensione è generosa, praticamente un
foglio A4, ma non essendo troppo spesso non è pesante e quindi è facilmente
"trasportabile"; non pensiate che anche questo fattore non abbia la sua
importanza.
Veniamo al contenuto: il libro è diviso in 4 capitoli completamente distinti;
volendo si potrebbe seguire un ordine "personale" di lettura, a seconda di cosa
interessa maggiormente. Alla fine di ogni capitolo c'è anche una ricchissima
appendice con la bibliografia.
Il primo capitolo tratta di pianeti extrasolari, di metodologie per identificarli, di
metodo spettroscopico, di transiti, di curve fotometriche, di microlenti, il tutto
aggiornato con l'informazione sul satellite Kepler per lo studio dei transiti in
una parte delle costellazioni del Cigno e della Lira ed arricchito da foto e
grafici che aiutano moltissimo a comprendere le trattazioni; forse l'unico neo è
che le foto (bellissime) sono di dimensioni contenute; probabilmente per
contenere il numero di pagine ed il peso ( e perché no... il prezzo).
Nel secondo capitolo si parla della ricerca della vita nelle comete; occorre precisare che in tutto il libro per "vita" non
si intende ovviamente l'omino verde; caso mai la presenza di molecole, di aminoacidi; diciamo la presenza di quei
"mattoni" che, una volta assemblati, possano dare luogo alla vita. In questo capitolo viene, tra le altre cose, molto ben
illustrato l'evento della "DEEP IMPACT", la missione terminata con lo schianto di un razzo sulla superficie della
cometa Tempel-1 e la ripresa della sequenza con la fuoriuscita del materiale e la relativa analisi.
Il punto più "difficile" è rappresentato, a mio parere, dalla trattazione delle sostanze rilevate e relativi diagrammi.
Qui si deve avere un pochino di dimestichezza con la chimica organica, ma le fotografie sono uno spettacolo!
Nel terzo capitolo c’è Marte, con un vastissimo ventaglio di foto, studi e risultati ottenuti da tutte quelle sonde che
hanno viaggiato sia in orbita (dalla Mars Express, Mars Reconnaissance Orbiter, Mars Global Surveyor, alla Mars
Odyssey 2001) sia dai vari veicoli atterrati ed andati più o meno in giro a fare un Camel Trophy sul pianeta rosso: si
parla di Phoenix, che reca a bordo un DVD con i nomi dei simpatizzanti della missione, tra cui il G.A.V. (perdonate
questo momento di orgoglio dello scrivente, artefice dell’iscrizione del nome del gruppo) Spirit ed Opportunity, che
con il loro vagabondare oltre ogni più rosea previsione stanno fornendo molti dati che stanno aprendo nuove
interpretazioni alla geologia ed alla evoluzione di Marte. Il tutto con foto, piccole si, ma che danno un’emozione non
indifferente, per la loro nitidezza e la loro bellezza. Certo anche in questo capitolo ci sono formule, elementi di
chimica organica, di petrografia, di geochimica; si tratta di avere un briciolo di pazienza e se si è in difficoltà poco
importa; la parte descrittiva, unita a quella fotografica, può tranquillamente aiutare a capire il significato di qualche
formula.
L’ultimo capitolo tratta di Saturno, dallo studio degli anelli e dei “satelliti pastore”, allo studio di Giapeto e dei suoi
due emisferi di diverso albedo ed allo studio di quelli che sono veramente due fonti inesauribili di dati interessanti
legati proprio allo studio delle molecole organiche: Titano ed Encelado, grazie al lavoro veramente magnifico che sta
facendo tutt’ora la sonda Cassini - Huygens.
Troviamo paesaggi di Titano, ripresi con il radar, che mostra i famosi “laghi” di idrocarburi e gli scatti ripresi dalla
capsula Huygens che atterrò nel 2005, dalle quali si è potuto dedurre, dopo 3 anni di studi, che è stata fotografata
una “pioggerella” di metano; ricordo ancora l’emozione quando mi collegai via internet al sito della missione e vidi
le prime immagini e sentii i suoni del vento di Titano.
Di Encelado vengono mostrati i risultati e le foto dei geyser che sul polo sud del pianeta “sparano” molecole
organiche molto simili a quelle delle comete, con tutta una serie di ipotesi veramente affascinanti. Anche la presenza
di acqua liquida, con tutto quel che ne consegue.
Un libro veramente aggiornato con le ultime scoperte, come dice il sottotitolo, ed anche avvincente.
Ripeto, non si cerca l’omino verde, ma degli indizi che indichino che ci possa essere o essere stato un ambiente
favorevole alla vita su altri corpi celesti.
Recensione a cura di Tiziano Ronchi