Cos’è la lente di Barlow? Come funziona? Quale astrofilo non ha una Barlow nel suo corredo ottico e non ha desiderato di cambiarla con una di maggiore o minore potenza? Sul vocabolario leggeremmo semplicemente che è un moltiplicatore focale usato nei telescopi per aumentare il fattore di ingrandimento inventato dall’ingeniere inglese Peter Barlow. La sigla impressa sulla ghiera indica quante volte viene aumentata la focalità del nostro telescopio. Se il nostro strumento ha una focale di 1000 mm con l’utilizzo di una lente 2x diventa 2000 mm, con una 3x diventa 3000. Vediamo nei dettagli cosa succede spolverando alcuni elementi di ottica. Una lente si dice positiva quando i raggi provenienti dall’infinito (e quindi considerati paralleli all’asse ottico), attraversando la lente, convergono in un punto detto fuoco con un immagine reale capovolta (vedi fig. 1). Una lente di dice negativa quando i raggi entranti, attraversandola, divergono in funzione della sua focalità (vedi fig. 2). Immaginiamo che A sia una comune lente positiva con la focale di 250 mm. e B una semplice lente positiva con focale 10 mm. Se noi intubassimo queste lenti avremmo costruito un piccolo telescopio il cui ingrandimento è di 25x (vedi fig. 3). Ora poniamo tra queste due lenti una terza lente chiamata C. Cosa accade? Se la lente C è positiva i raggi provenienti da A, convergendo “di più” a causa dell’inserimento di C, accorceranno la focalità di A (fig. 4). Se la lente C fosse invece negativa i raggi che l’attraversano tenderanno a convergere “meno” per l’effetto divergente della lente negativa (fig. 5). In pratica usando la configurazione della fig. 4 accorciamo il nostro strumento con la conseguenza di ottenere una migliore luminosità ma, accorciando la lunghezza focale, anche un minore ingrandimento; se invece allunghiamo la focalità come mostra la fig. 5 avremmo un maggiore ingrandimento. E’ questa la configurazione detta Barlow. Nella raffigurazione abbiamo posto la lente negativa così a caso ma, osservando le figure, notiamo che più la lente è posta vicino all’obiettivo tanto maggiore è la lunghezza focale ottenuta, al contrario, se ci allontaniamo ci avviciniamo sempre più alla focale reale dello strumento (fig. 6). Ne consegue che possiamo cambiare la focale del nostro strumento semplicemente spostando la Barlow, di qualsiasi tipo sia. Con una Barlow da 2x potremmo arrivare a 2,5x-3x senza tanti problemi semplicemente avvicinandola un po’ più allo specchio ed allungando il tiraggio esterno dell’oculare. E’ ovvio che questa è una possibilità più teorica che pratica poiché dopo “cozzeremmo” con altri problemi: ingombro, meccanica, luminosità, ecc…

Giuseppe Nicotra